Progetti Realizzati
Un pozzo per Owa-Alero
Aprire il rubinetto di casa per bere e lavarsi per noi è diventato un movimento meccanico
a cui non prestiamo molta attenzione: purtroppo, ancora nel terzo millennio, l’accesso a
fonti idriche sicure non è garantito a tutti.
Nel villaggio di Owa-Alero (Agbor), situato nel sud della Nigeria, il 90% della
popolazione vive senza poter accedere ad acqua potabile e servizi igienico-sanitari adeguati.
La popolazione fa code di ore sotto il sole per poter comprare acqua potabile da pozzi privati
e chi non ha la possibilità economica per farlo (la maggior parte del villaggio) accede a fonti
non protette quali pozze e acquitrini.
Il mancato o limitato accesso all’acqua ha un impatto devastante a livello sanitario: la mancanza
d’acqua pulita e di pratiche corrette a livello igienico-sanitario provoca la diffusione di
diarrea, colera, tifo e altre infezioni, che diventano inesorabilmente letali se non vengono
curate in tempo.
Un bambino in africa ha una probabilità 520 volte maggiore di morire di diarrea rispetto ad
un bambino nato in Europa.
Migliorare l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari ridurrebbe
drasticamente malattie e morte nei paesi poveri: una disponibilità di acqua pulita diminuirebbe la
mortalità fino al 25%, mentre i servizi igienici la abbasserebbero del 32%.
Proprio in quest’ottica abbiamo realizzato un pozzo a cui poter accedere gratuitamente 24 ore
al giorno, grazie ad una pompa funzionante a pannelli solari corredati di accumulatore.
È stato necessario costruire muri di confine per poter proteggere il pozzo e garantirne un’adeguata
manutenzione nel tempo.
Ci è stato donato un terreno sul quale oltre al pozzo abbiamo intenzione di realizzare al più
presto un ambulatorio medico, presso il quale metteremo a disposizione farmaci d’emergenza e in
cui proporremo corsi di prevenzione igienico-sanitaria.
Per saperne di più entra nei nostri « progetti in corso » e aiutaci a realizzarlo.